martedì 30 dicembre 2008

Un mare di vacanze: San Vito lo Capo


In una posizione straordinaria all'estremità settentrionale del promontorio che chiude a ovest il golfo di Castellamare, San Vito Lo Capo è conosciuto come una delle più importanti località balneari frequentate per le vacanze in Sicilia.

Il paese, che si protende sul mare tra le due Riserve naturali di monte Cofano e dello Zingaro, si è sviluppato alla fine del '700; ma le sue origini sono molto più antiche.

San Vito è un antico borgo marinaro, ma, ancora oggi, nonostante la notevole espansione edilizia degli ultimi vent'anni, conserva intatta la forte impronta araba: case basse e squadrate intonacate di bianco, i tipici cortili interni, le piante di gelsomino e le coloratissime bouganvillee che incorniciano i portoni fanno di questo magico luogo una propaggine d'Africa in terra di Sicilia.

L'edificio più antico, nonché il nucleo attorno al quale si è sviluppato il paese, è il santuario di san Vito martire, detto volgarmente San Vito Lo Capo, perché vicino al promontorio omonimo, l'antico Egatirso.

Nella strada principale che dall'ingresso del paese scende verso il mare, la via Savoia, si concentra tutta la vita: bar, ristoranti, negozi, bancarelle e lo "struscio", l'immancabile passeggiata serale che nei fine settimana di luglio e agosto diventa un vero e proprio fiume di persone.

San Vito Lo Capo vanta un mare cristallino e una spiaggia bianchissima, tanto da aver meritato qualche anno fa, la Bandiera Blu, identificandosi come uno vero e proprio gioiello incontaminato del Mediterraneo.

San Vito non è solo spiaggia, sole, mare, shopping e vita notturna, che già da soli ne fanno una vera e propria meta di svago, ma si possono scoprire altre attrattive.

A circa tre chilometri dal centro abitato di San Vito, sorge l'antica Tonnara del Secco, le cui reti venivano calate a pochi metri dalla riva, nei mari di Capo San Vito e nella Cala di San Giuliano. Il complesso è in disuso dagli anni '70, ma accanto agli edifici della tonnara si potranno ammirare i resti degli antichi impianti di lavorazione del tonno, come le vasche in coccio-pesto, che risalgono al IV secolo a. C.

Proseguendo verso sud-est si supera il complesso turistico di Calampiso e si arriva alla tonnara dell'Uzzo, dove la strada si interrompe e inizia la Riserva dello Zingaro. Da San Vito è possibile effettuare escursioni in barca di 3-4 ore verso lo Zingaro.

Un evento di grande importanza per visitare San Vito Lo Capo è il Cous Cous Fest, evento gastronomico di grande richiamo che si tiene ogni anno nel mese di settembre. Per questo evento, chef di tutti i Paesi in cui si consuma il tradizionale cous cous, si confrontano in una vera e propria gara gastronomica.

In questi giorni si potrà gustare il cous cous cucinato in mille modi e bere il vino rosso e bianco delle campagne trapanesi.

giovedì 4 dicembre 2008

Capodanno ad Alghero


Il capodanno in sardegna, ormai da oltre 10 anni, è firmato Alghero, il capodanno più famoso ed effervescente dell'Isola, e si pronuncia Cap d'Any. Proprio così. Perché Alghero conserva con orgoglio la sua storica identità catalana: nei nomi delle strade, nelle architetture, nella cucina, nelle tradizioni e soprattutto tra la gente, che non si è mai sentita sarda e parla ancora la lingua dei conquistatori aragonesi, in una forma più arcaica di quella usata in Catalogna.

Il centro storico dell’Alguer, protetto da possenti mura difensive costruite dai Doria nel XII secolo e poi ulteriormente potenziate dagli spagnoli nel XIV, si conserva intatto e mostra orgoglioso le sue stradine, le sue piazze, le bellissime chiese, le porte di accesso, i bastioni difensivi. Le botteghe degli artigiani dell'oro rosso si incontrano qua e là a raccontare quanto l'arte di pescare e lavorare il corallo sia nel dna degli algheresi.

Tutto dicembre è un mese di festeggiamenti. Quello di Alghero è un appuntamento imperdibile per chi vuole trascorrere un capodanno diverso e fare una vacanza in sardegna fuori dalla solita stagione estiva, ma soprattutto per chi desidera assaporare la vita di questo borgo medievale durante il periodo natalizio: concerti, spettacoli teatrali, artisti di strada e bancarelle ravvivano queste giornate e soprattutto le serate algheresi.

La manifestazione prevede un programma suggestivo di spettacoli tematici che animano le viuzze e le piazze del centro storico catalano. Fulcro dei festeggiamenti è la notte del 31 dicembre, quando, dopo le cene nei tanti ristorantini del centro storico e del lungomare a base della tipica e gustosa aragosta alla catalana, la gente si riversa lungo le vie cittadine tra balli, concerti e spettacoli pirotecnici. Un evento emozionante, che immerge lo spettatore in una atmosfera fatta di luci e colori, che solo una città come Alghero può regalare.